Da 80 anni ci occupiamo di ogni tipologia di pratica riguardante le macchine agricole.
Le macchine agricole, a eccezione di quelle comprese in alcune categorie, per poter circolare su strada devono essere munite dei documenti di circolazione previsti dal Codice della Strada.
C'è competenza territoriale: i documenti e le targhe sono rilasciati, a seguito di specifica richiesta, esclusivamente dall'Ufficio Territoriale della Motorizzazione nella cui circoscrizione si trova l'Azienda agricola o forestale alla quale è destinata la macchina agricola, ovvero l'Impresa che effettua lavorazioni agromeccaniche o locazione di macchine agricole, ovvero gli Enti o Consorzi pubblici proprietari della macchina agricola.
Con l'entrata in vigore del Decreto-Legge n. 121 del 10 Settembre 2021, il c.d. Decreto Infrastrutture, la disciplina della circolazione delle macchine agricole è stata modificata e presenta alcune novità con la nuova formulazione dell’art. 110 del Codice della Strada, commi 2 e 2-bis.
La novità maggiore riguarda la possibilità, prima preclusa, per un Cittadino Privato (persona fisica o giuridica), non esercente in modo professionale attività agricola o assimilata, ma attivo solo a livello amatoriale (cd. hobby farmer), di intestarsi un trattore agricolo o un rimorchio agricolo per la circolazione su strada. Non serve più quindi avere obbligatoriamente una partita I.V.A. agricola, ma ciò vale solo per trattori o rimorchi con massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile non superiore a 6 tonnellate.
Altro elemento nuovo riguarda la lunghezza massima consentita di un treno agricolo. Per “treno” s’intende il convoglio di trattore agricolo più rimorchio ed eventuali attrezzi portati. La lunghezza passa dai 16,50 metri prima previsti ai 18,75 metri massimi, che si potranno eventualmente anche superare, purché venga richiesta la relativa autorizzazione come trasporto eccezionale.
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